Elisabetta left for the seaside with her family and left me all alone here with our blog ... I hope I'll be able to surprise her while working alone!
Chiara
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giovedì 27 giugno 2013
domenica 23 giugno 2013
Aiuto! Mi sono perso a Londra!
Che gioia poter condividere con voi questo nuovo post!
Quando mi sono imbattuta in questo libro me ne sono subito innamorata e ho deciso che i compiti delle vacanze di inglese dei miei alunni si sarebbero svolti su questo testo, per offrire qualcosa di più accattivante dei soliti noiosi eserciziari di inglese preconfezionati dalle più note case editrici.
How happy I am to share with you this new post!
When I bumped into the book "Help" I got lost in London" I immediately fell in love with it and I thought to use it as a holiday assignment for my pupils.
How happy I am to share with you this new post!
When I bumped into the book "Help" I got lost in London" I immediately fell in love with it and I thought to use it as a holiday assignment for my pupils.
Il romanzo di Barbara Tamborini, infatti, seppur scritto in italiano, permette di lavorare sullo sviluppo della competenza interculturale dei bambini, troppo spesso "stereotipata" sui libri ministeriali proposti in classe.
Conoscere Londra non è mai stato così divertente!
Per non parlare delle splendide illustrazioni di Barbara Bongini!
Conoscere Londra non è mai stato così divertente!
Per non parlare delle splendide illustrazioni di Barbara Bongini!
Si tratta di un vero e proprio romanzo di formazione per piccoli: Filippo dovrà riuscire a cavarsela in una città sconosciuta avendo a disposizione pochi euro (e non sterline!) e quel poco di inglese studiato a scuola. Ce la farà a ritrovare la sua famiglia?
Le sorprese sono garantite!The novel, despite being written in Italian, allows me to work on the developemnt of my pupils' intercultural competence which is too often presented with stereotyped lessons in our English textbooks.
Tornando al compito richiesto, ho preparato una sorta di scheda di lettura da svolgere al termine di ogni capitolo. Alcune domande, di facile comprensione, sono state poste in lingua inglese, altre in lingua italiana di modo che i miei alunni possano rispondere in autonomia, senza l'aiuto dei genitori.
Vi allego qui la scheda preparata ... fateci sapere se riuscite a scaricarla e cosa ne pensate! Attendiamo un vostro feedback!
Regarding the assignment, I prepared a sort of worksheet to be completed at the end of each chapter. Some basic question are written in English, others in Italian as I want my students to be able to answer them on their own. Here below you can download the worksheet I prepared... waiting for your feedbacks!
lunedì 17 giugno 2013
Dall'altra parte della cattedra
Pochi giorni fa mi sono ritrovata, nella solita cornice della scuola in cui lavoro, a vivere una nuova bella emozione che voglio condividere con voi. Dopo centinaia di pagelle consegnate nelle mani di genitori trepidanti, dopo migliaia di parole cercate con cura per mitigare qualche eventuale delusione per aspettative non pienamente realizzate, piuttosto che espressioni di lode ed apprezzamento per ogni minimo successo raggiunto, ecco che questa volta è toccato a me.
Nei panni di mamma piena di commozione e di orgoglio mi sono vista versare qualche lacrimuccia, mio malgrado, quando la mia collega, nonchè maestra della mia bambina, mi ha messo tra le mani la prima pagella della mia storia di genitore.
Sì, qualche mese fa c'era stata quella del primo quadrimestre, ma questa...beh, questa era proprio la conclusione di un cammino. O almeno era il raggiungimento di una prima tappa importante, di un traguardo.
Insieme alla maestra mi è piaciuto ricordare quelle settimane di settembre ed ottobre, quando tutto era così nuovo da fare anche un po' paura, quei passettini incerti nei corridoi della scuola e nel cammino della sua vita di neo-scolara, qualche pianto 'perchè mi manca tanto la mia mamma' (anche se in realtà ero nell'aula accanto, o forse proprio per quello!)...insomma...riempirmi gli occhi di tutti quei bei voti che confermavano nero su bianco che, con tutte le sue fragilità, ce l'aveva fatta davvero, tutto questo è stata per me un'emozione grandissima ed ho capito un po' di più quello sguardo speranzoso che hanno sempre le mamme che mi si siedono di fronte in attesa di una parola, di una frase che dica loro "ce l'abbiamo fatta".
Ma la lacrima è arrivata dopo, quando ho letto quelle sette righe che la maestra ha scritto proprio per lei, per la mia piccola campionessa. Ecco, lì ho proprio pianto, perchè in quel breve testo c'è tutto: l'entusiasmo per ogni novità, la fatica di alzarsi al mattino, la scoperta di avere una nuova amica, la disperazione per averne persa una vecchia, tutto il buono fatto fin qui e quanto di buono si può ancora fare a partire da domani...
Io, che sono una a cui piace sempre aggiungere un aggettivo o un avverbio in più, che anche quando preparo i giudizi dei miei bambini sono costretta a rimpicciolire il font 'sennò non ci sto dentro'... voterò sempre a favore di queste belle pagelle che chiedono a noi maestre un lavoro enorme, è vero, ma come rinunciare a questa magnifica emozione? Come accontentarsi di crocette nelle caselle? C'è tutto il tempo per 'non-sprecar-parole', per ora, che andiamo alle elementari, usiamo le parole per dirci cose belle e render meno brutte quelle così-così.
Nei panni di mamma piena di commozione e di orgoglio mi sono vista versare qualche lacrimuccia, mio malgrado, quando la mia collega, nonchè maestra della mia bambina, mi ha messo tra le mani la prima pagella della mia storia di genitore.
A few days ago I found myself in the usual setting of the school where I work to live a new beautiful experience that I want to share with you. After hundreds of transcripts delivered into the hands of anxious parents, after thousands of words I carefully chose to describe the achievements of my pupils in a positive way, it was finally my turn!
In the role of mother full of emotion and pride I found myself pouring some tears when my colleague, that is the classroom teacher of my daughter, gave me the very first report card of my short history as a parent.
Sì, qualche mese fa c'era stata quella del primo quadrimestre, ma questa...beh, questa era proprio la conclusione di un cammino. O almeno era il raggiungimento di una prima tappa importante, di un traguardo.
Insieme alla maestra mi è piaciuto ricordare quelle settimane di settembre ed ottobre, quando tutto era così nuovo da fare anche un po' paura, quei passettini incerti nei corridoi della scuola e nel cammino della sua vita di neo-scolara, qualche pianto 'perchè mi manca tanto la mia mamma' (anche se in realtà ero nell'aula accanto, o forse proprio per quello!)...insomma...riempirmi gli occhi di tutti quei bei voti che confermavano nero su bianco che, con tutte le sue fragilità, ce l'aveva fatta davvero, tutto questo è stata per me un'emozione grandissima ed ho capito un po' di più quello sguardo speranzoso che hanno sempre le mamme che mi si siedono di fronte in attesa di una parola, di una frase che dica loro "ce l'abbiamo fatta".
A few months ago there was the report cart of the first quarter, but this ... well, this was just the conclusion of a journey. Or at least it was the achievement of an important first step, a goal.
Together with my collegue I enjoyed remembering those first weeks of September and October, when everything was so new for my daughter who kept asking for her mum (and I was just in the other classroom next to hers!). Having in my hands the final report card of my daughter touched me so deeply as I never thought before and helped me to better understand the feelings of those mothers who sit in front of me waiting for a word that tells them "we made it"!
Ma la lacrima è arrivata dopo, quando ho letto quelle sette righe che la maestra ha scritto proprio per lei, per la mia piccola campionessa. Ecco, lì ho proprio pianto, perchè in quel breve testo c'è tutto: l'entusiasmo per ogni novità, la fatica di alzarsi al mattino, la scoperta di avere una nuova amica, la disperazione per averne persa una vecchia, tutto il buono fatto fin qui e quanto di buono si può ancora fare a partire da domani...
But my tears came a bit later, when I read those seven lines that the teacher thought and wrote just for my daughter, my little champion. The short comment on the report was a summary of the whole school year: the enthusiasm for the new, the effort to get up in the morning, the founding of having met a new friend and the despair for having lost an old one, all the good done so far and what still remains to do from now on ...
Io, che sono una a cui piace sempre aggiungere un aggettivo o un avverbio in più, che anche quando preparo i giudizi dei miei bambini sono costretta a rimpicciolire il font 'sennò non ci sto dentro'... voterò sempre a favore di queste belle pagelle che chiedono a noi maestre un lavoro enorme, è vero, ma come rinunciare a questa magnifica emozione? Come accontentarsi di crocette nelle caselle? C'è tutto il tempo per 'non-sprecar-parole', per ora, che andiamo alle elementari, usiamo le parole per dirci cose belle e render meno brutte quelle così-così.