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martedì 27 gennaio 2015

L'apostrofo cambia veste

C'è una cosa che mi fa dispiacere di essere, quest'anno, una maestra di classe terza! E' il non poter riproporre ai miei bambini (visto che lo abbiamo già fatto in prima e seconda !) questo simpatico giochino con carta e forbici  per l'apprendimento dell'uso  dell'apostrofo.

Forse siete anche voi maestre creative con mille idee colorate in testa e magari avete già in mente tanti modi simpatici per rendere meno noiose certe lezioni di ortografia (in qual caso mandateci le vostre idee e noi ve le pubblicheremo)...ma se così non fosse, potrebbe tornarvi utile il post di oggi con tutorial fotografico incorporato!

Allora... Si parte!

1°) Procuratevi per ciascun bambino un cartoncino colorato (ma vanno bene anche normalissimi fogli bianchi) formato A4.

 

 
2°) Fate piegare ai bambini il suddetto foglio in tre parti (questa operazione apparentemente semplice potrebbe richiedere, come ben sapete, il vostro intervento pratico sul campo!)
 
 
 
3°) Fate scrivere ai bambini la parola prescelta, accompagnata dal suo articolo nella parte centrale del foglio.
 
 
 
4°) Fate chiudere l'antina superiore in modo che copra completamente la scritta centrale. Questa fase va seguita da vicino, perché  serve per prendere le misure del taglio successivo (passaggio cruciale, che potrebbe mietere molte vittime!)
 
 
 
5°) Ed ora armatevi di grande pazienza! Girate tra i banchi come falchi sulla preda! In questa fase qualcuno potrebbe farsi prendere dall'euforia e tagliare  a destra e sinistra, compromettendo tutto il lavoro fatto!
 
 
 
http://sosmaestra.blogspot.it
 
 
Ai bambini piace tantissimo aprire e chiudere questa antina. I miei allievi di terza ricordano ancora  molto bene la lezione sull'apostrofo fatta in prima e ripetuta, con molta più scioltezza, in seconda!
 
7°) Nella parte rimasta vuota potete chiedere ai bambini di illustrare la parolina fatta e,  se vi avanza ancora del tempo, via, si parte con altri cartoncini e altre parole!
 
http://sosmaestra.blogspot.it
 
 

http://sosmaestra.blogspot.it
 
 
(Tutte le foto sono un copyright Sosmaestra)
 
Come sempre, speriamo di avervi suggerito qualche idea carina di sicuro successo da realizzare senza troppa fatica! A prestissimo, Maestra Elisabetta
 
 







lunedì 26 gennaio 2015

Quando finite, venite alla cattedra

"Quando finite l'esercizio, venite uno a uno qui alla cattedra che correggo" ... chissà come mai, al sentire queste parole, si scatena subito un gran disordine in classe, con i bambini che fanno a gara per arrivare prima al banco della maestra, disturbando quanti stanno ancora portando avanti il proprio lavoro e creando così un'agitazione ingiustificata!

Per evitare questa prassi che da anni, aihmè, si ripete nelle mie classi e a cui, purtroppo, non ero ancora riuscita a trovare una soluzione, ci ha pensato la nostra maestra blogger americana Leslie che sul sito http://www.thegroovyteacher.blogspot.it/ ha proposto la sua soluzione: 


Copyright by The Groovy Teacher
Leslie ha avuto il permesso di disegnare per terra ( ma noi potremmo usare della carta adesiva), quattro postazioni da utilizzare quando i bambini devono andare alla cattedra a far correggere il proprio lavoro. 
Due le regole: non più di quattro bambini alla volta, ciascuno in piedi su ogni postazione. 
In questo modo, e con la giusta distanza tra una faccina e l'altra, Leslie ha fatto in modo che i bambini evitassero di toccarsi durante l'attesa. 

Semplicemente geniale, non trovate?

E ora, di corsa agli scrutini!

A presto,
Mrs Chiara

giovedì 22 gennaio 2015

Finalmente una Biblioteca

Forse a qualcuno di voi non è sfuggita l'informazione che da qualche tempo la scuola presso cui lavoriamo ha finalmente una biblioteca scolastica degna di questo nome.  Un giorno vi racconteremo come abbiamo condotto questa impresa e come siamo passati da zero libri a cinquecento nell'arco di tre mesi, intanto però vorremmo condividere con voi alcune proposte di lettura che saranno oggetto di una newsletter che invieremo periodicamente ai genitori dei nostri allievi. (http://www.scuolamariausiliatrice.com/newsletter-un-leone-in-biblioteca/ )
Foto by Sosmaestra

Non possiamo certo lasciarci sfuggire buone occasioni di parlar di libri e di contribuire a diffondere l'amore per la lettura. la nostra biblioteca, tra l'altro, ha un nome bellissimo : il Giardino delle Parole e siamo andate  a sbirciare per voi tra le mensole di quello spazio tutto nostro per darvi qualche consiglio di lettura.


 

Per cominciare con qualche assaggio vorremmo proporvi la lettura di un libro perfetto da condividere con i vostri bambini, in un pomeriggio di libertà o in una serata tranquilla sul divano di casa (ogni momento può essere quello giusto!).

Il libro si intitola "UN LEONE IN BIBLIOTECA"   ed è perfetto per iniziare questo appuntamento! Si tratta di uno splendido albo illustrato indicato per giovanissimi lettori della prima fascia d'età, ma le illustrazioni sono talmente delicate ed ironiche che siamo certi troverà ammiratori anche tra i più grandi, compresi i genitori. 


 
Il protagonista, guarda un po', è un leone che un bel giorno si presenta in una biblioteca gettando non poco scompiglio tra i presenti. L'impiegato Signor Magretti e la bibliotecaria Signora Brontolini (un nome, un programma) sono perplessi ma, poiché non esiste alcuna regola che impedisca ad un leone di frequentare una biblioteca...ecco che il grande e innocuo felino diventa una presenza fissa in
mezzo ai libri: ascolta le storie insieme ai bambini, dà una mano a spolverare gli scaffali con la sua
lunga coda, si trasforma in cuscino morbidoso per i piccoli lettori. Fino a che, un giorno, per far fronte a una situazione di emergenza, il grande leone buono è costretto a infrangere la regola più rigida e severa: quella del silenzio. Un suo ruggito feroce scuote le pareti e fa tremare i ripiani della biblioteca e lui è costretto ad abbandonare la sala. Ma la biblioteca non è più la stessa senza di lui, e, nemmeno la bibliotecaria, a dir la verità... Nel modo forse più scontato, ma anche più giusto, il leone viene invitato e pregato a tornare, nessuno può fare a meno di lui! E... in fondo , le regole non sono forse fatte per essere infrante...qualche volta, persino in una biblioteca!





Se dopo questa lettura avete ancora tempo che avanza (!) e i vostri bambini hanno energie da spendere ( e non ne dubitiamo) perché non abbinare una bella attività manuale da fare insieme con carta e forbici? Magari qualche semplice disegno da colorare oppure questo leoncino fatto con il sacchetto del pane e un po' di fantasia.



da www.strambafamiglia.wordpress.com

Sperando di avervi dato qualche idea carina, vi lascio con un BUONA LETTURA e ... a presto!

Maestra Elisabetta

mercoledì 21 gennaio 2015

La maestra è un capitano - post per maestre influenzate

"Io stamattina ho i brividi e il naso che mi cola come una fontana. Ho già fatto fuori tre pacchetti di fazzoletti di carta. [... ] Stamattina mi metto a spiegare Scienze. Stiamo studiando i microbi e i virus. Ecco, proprio quelli che mi hanno passato."

Quello che leggete potrei averlo scritto io qualche giorno fa, con l'unica eccezione che io non mi sarei mai messa a spiegare Scienze, essendo docente di lingua Inglese. 
Ecco, si. Sono a letto, come altri 75 bambini della scuola dove insegno, colpita e affondata da quest'ondata malefica di influenza. Non avrei dovuto cedere, sono una maestra, e le maestre non mollano mai. Lo dice anche Antonio Ferrara, autore di questo bellissimo racconto, in cui una maestra dei nostri giorni  racconta le sue giornate in modo eroico, affrontando con la stessa intraprendenza i virus influenzali e le tabelline .... non avendo altre forze per stare davanti al pc, affido i miei pensieri a degli estratti di questo libro e mi scuso se, a differenza della protagonista, ho lasciato il mio presidio a qualche supplente di turno. Perdono! 

Mrs Chiara



"Ho un bel mal di testa e me ne starei anch'io a casa volentieri, ma non posso. La maestra è un presidio, un avamposto, una sentinella. Non può abbandonare la posizione. Oggi pomeriggio, tornando a casa mi compro il Tachiflu e il Fluimucil."





"In effetti il termometro dice trentotto e due. Ho i brividi. A tavola mi presento con un bel maglione di montagna. - Perchè non ti prendi qualche giorno di riposo? - mi ha chiesto mio marito aggredendo la coscia di pollo. - Non può - è intervenuta Sara. - E perchè non può? 
Ma perchè la mamma è una maestra!

L' ho sempre saputo che la mia Sara è una bambina sveglia."

P.S tutte le foto sono state prese da Google Immagini. Il libro di Antonio  Ferrara è edito da Edizioni Coccole e Caccole... www.coccolebooks.com

giovedì 8 gennaio 2015

Ci sono regali e...REGALI

Cari colleghi insegnanti e cari genitori, apro questo post con un augurio di buon anno a tutti voi. Un augurio dal profondo del cuore, che i mesi che ci aspettano portino tante cose buone e belle e che, ci fosse mai qualche problema nelle vostre-nostre vite, si riesca con un po' di cervello, coraggio e...cuore ad affrontare tutto.

Agli appassionati di letteratura per l'infanzia non sarà sfuggito il riferimento tra le righe a un grande, grandissimo romanzo per bambini che ancora non smette di raccontarci delle semplici ma non banali verità di ogni tempo. Sto parlando, naturalmente, del Meraviglioso Mago di Oz. Meraviglioso di nome e di fatto, mi vien da dire!


Trovo questo racconto così pieno di spunti e stimoli per noi educatori e per i nostri allievi che ho deciso di servirmene come sfondo integratore di tutto questo nostro cammino in classe terza. Quello che vedete sopra e' il cartellone che campeggia all'interno della nostra aula. Un po' stilizzato, richiama il percorso sulla tanto famosa yellow brick road.







Copyright Sosmaestra

E questo è invece il pannello che rievoca l'inizio della storia: le praterie desolate del Kansas e il ciclone che travolge tutto: abitudini, affetti, certezze, lasciando Dorothy e il cane Toto soli e spaesati in nuovo mondo.






Copyright Sosmaestra


Quali spunti ci fornisce questa fantastica storia? Come utilizzare questo racconto, oltre al primo più immediato approccio della lettura a voce alta in classe della versione integrale del romanzo?


Io vi propongo alcune facili soluzioni che io stessa ho adottato con i miei bambini. Anzitutto per quest'anno ho sospeso il tradizionale cartellone con le regole di convivenza. Ai miei giovani allievi
ho suggerito di fare  come i protagonisti della storia: il nostro impegno costante sarà di andare alla ricerca, per l'appunto, di cervello, cuore e coraggio. Con queste tre cose possiamo davvero andare ovunque. Questi concetti possono tranquillamente essere esposti su un pannello, magari con le tre belle facce di uno spaventapasseri, di un omino di latta e di un leone un po' pauroso.


Il libro ci ha dato anche l'opportunità di ascoltare e vedere, grazie all'uso della lim, le canzoni che fanno parte della colonna sonora del film. Mi ha stupito il successo che ha riscosso tra i miei bambini  il video e la romantica versione di Israel Kamakawiwo "Somewhere over the rainbow "che vi invito a cercare e visionare su you tube.

Alcuni semplici vocaboli in lingua originale sono poi un ottimo spunto per le  nostre lezioni CLIL. Infine i contenuti della storia  sono una inesauribile fonte di possibili approfondimenti per discussioni guidate e tracce per eventuali testi di autoproduzione.



Ma ora arrivo a quello che volevo raccontarvi mezz'ora fa quando ho cominciato questo post. In realtà mi piaceva l'idea di condividere con voi la sorpresa che ho provato  quando una delle mie più care amiche, nonché collega e compagna di avventura sulle pagine di questo blog, mi ha consegnato il suo regalo di Natale corredato di un bel biglietto esplicativo.











Questo splendido libro, scritto in inglese, scovato su Amazon UK e' pieno zeppo di idee e tutorial per attività da svolgere da sole o in compagnia dei propri figli o allievi, tutte rigorosamente ispirate e dedicate al fantastico mondo del regno di Oz. Questo  è il regalo perfetto per una come me che, se non crea una cosa al giorno, soffre. Per una come me che ama follemente i libri per bambini e le storie dedicate a loro.















Insieme al libro c'era anche questo invito a cimentarmi in una nuova forma di creatività: Il crochet! Ma il tema è ancora quello: Dorothy e compagnia! Che idea originale! 

Mrs.Chiara, ti ho già detto grazie?! 


Ed ora i saluti e il vero messaggio nascosto in questo post: il mio augurio di avere sempre accanto una persona cara che vi conosca talmente bene da scovare per voi un regalo che nemmeno voi stessi avreste saputo immaginare! 
scusate la lunghezza del post, ma ci sono cose che non puoi raccontare in due parole. 

Baci, maestra Elisabetta